UN LUOGO INCANTEVOLE
Anfiteatro Flavio
In realtà a Pozzuoli di Anfiteatri ve ne sono due; a quanto pare, Pozzuoli fu l’unica città dell’Italia antica, ad eccezione di Roma, ad avere due anfiteatri, e ciò conferma che la città era considerata strategica sia per l’aspetto commerciale che per l’elevato numero di cittadini.
L’ Anfiteatro Minore (il più piccolo e anche il più antico), è stato scoperto ad inizio ‘900 e al tempo stesso sventrato in occasione dei lavori di costruzione della linea ferroviaria Napoli – Roma; i resti sono infatti visibili in prossimità del ponte della ferrovia, sulla Via Solfatara, e anche in prossimità dell’attuale Via Vigna.
L’Anfiteatro Flavio, invece, fu costruito molto probabilmente perché il primo non possedeva i sotterranei e tutti gli accorgimenti necessari per celebrare i grandi spettacoli che si addicevano ad una metropoli come Puteoli.
E’ detto Flavio perché si ipotizza che la sua costruzione sia avvenuta sotto l’imperatore Vespasiano (70 – 79 d.C.), la qual cosa è deducibile dall’iscrizione di dedica al monumento recante testualmente la scritta “Colonia Flavia Augusta Puteolana Pecunia Sua”, da cui si desume che Vespasiano l’avrebbe edificato a sue spese; secondo altre ipotesi, invece, la costruzione fu cominciata sotto Nerone e terminata in età Flavia.
Ad ogni buon conto, la sua importanza è massima; per dimensioni, è il terzo in Italia, subito dopo quello di Capua e ovviamente dopo il Colosseo di Roma.
Sembra che, rispetto all’Anfiteatro Minore (dedicato agli spettacoli dei gladiatori), questo anfiteatro fosse più adatto alle grandiose venationes con belve esotiche quali leoni, orsi, tigri.