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PRESENTATION OUTLINE

la parità di genere

nello sport
Photo by Stephen Baker

La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione europea. La Commissione europea, nella Carta per le donne e nella strategia per la parità tra donne e uo- mini 2010-2015, ha espresso l’impegno ad affrontare ed eliminare il divario di genere nei processi decisionali.

In seguito alla conferenza dell’UE sulla parità di genere nello sport, svoltasi nel 2013, è stata approvata una proposta riguardante le azioni strategiche da porre in atto nel periodo 2014-2020 per promuovere la parità di genere nello sport.

Photo by Sjensen~

Riconoscendo che c’è ancora molto da fare, le azioni e le raccomandazioni contenute nella proposta incoraggiano gli organi di governo dello sport e le organizzazioni non governative a elaborare e attuare strategie d’azione nazionali e internazionali per la parità di genere nello sport, con il supporto di misure coerenti e concrete a livello dell’UE.


Le conclusioni del Consiglio sulla parità di genere nello sport esortano le organizzazioni sportive a migliorare l’equilibrio di genere nei consigli e nei comitati esecutivi, nonché nella gestione e negli staff tecnici; inoltre, si espri- mono a favore dell’eliminazione delle barriere non legisla- tive che ostacolano l’assunzione di tali funzioni da parte delle donne (20 maggio 2014).

Photo by marruciic

Sebbene la partecipazione femminile allo sport stia gradualmente aumentando, le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni spor- tive, sia a livello locale e nazionale, sia a livello europeo e mondiale.

Photo by Jonathan Chng

Lo sport è tradizionalmente un settore dominato dagli uomini e i progressi compiuti nella parità di genere in questo campo sono frenati dalle concezioni sociali di femminilità e mascolinità, che spesso associano lo sport a caratteristi- che «maschili» quali la forza fisica e la resistenza, la velocità e uno spirito molto combattivo, se non addirittura aggressivo. Le donne che si impegnano nello sport possono essere viste come «mascoline», mentre gli uomini non interessati agli sport possono essere considerati «poco virili».

Photo by jasieggs

Gli stereotipi di genere prevalenti influenzano la partecipazione delle donne non solo ai processi decisionali nelle organizzazioni sportive, ma anche alla pratica sportiva.
I ruoli di genere tradizionali possono dettare il numero di ore che le donne dedicano ai compiti di cura, il che può avere un effetto a catena riducendo il tempo a disposizione per lo sport.

Photo by ufopilot

L’indice di parità di genere dell’EIGE indica chiaramente che le donne dedicano più tempo alle attività di cura rispetto agli uomini e, viceversa, partecipano meno ad altre attività sociali, ad esempio sportive, culturali o ricreative.

L’area tecnica è un altro ambito dello sport in cui le donne sono largamente sottorappresentate. Sulla base dei dati di sette Stati membri dell’UE, si stima che le allenatrici in Europa non superino il 20-30 % (1). La presenza delle donne tra gli allenatori è molto più comune nelle discipline che vedono una forte componente femminile nella pratica dello sport (ad esempio nella danza, nella ginnastica, nel pattinaggio artistico e nell’equitazione); le allenatrici lavo- rano prevalentemente con donne, adolescenti o bambini che gareggiano a livello locale e regionale.

Photo by Markus Spiske

Gli uomini sono più numerosi delle donne anche tra gli occupati nel setto- re dello sport e i dati della banca dati statistica dell’EIGE sulle questioni di genere mostrano che a livello europeo, tra il 2012 e il 2014, l’occupazione femminile nello sport è addirittura diminuita, mentre quea maschile è aumentata.