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IGM: istituto geografico militare

L'istituto geografico militare, detto anche IGM, è stato fondato da Vittorio Emanuele II nel 1861, ha sede a Firenze ed è uno dei più avanzati d'Italia, infatti possiede una notevole attrezzatura e svolge lavori di cartografia e topografia.

Con l'unificazione italiana, si riconobbe l'esigenza per lo Stato di essere dotato di una cartografia nazionale unitaria, così il Governo del tempo affidò nel 1872, con un'apposita legge, tale incarico all'Istituto Topografico Militare, creato dalla trasformazione del corpo militare.

La realizzazione di questo grande progetto impegnò l'I.G.M. per quasi trenta anni: i disegni furono eseguiti alla scala 1:50000 per circa ¾ del territorio nazionale ed alla scala 1:25000 per le zone più densamente urbanizzate e militarmente più importanti.

Il metodo misto grafico - numerico, con l'uso della tavoletta pretoriana, costituì la base uniforme del lavoro che condusse al rilevamento generale del territorio dello Stato unitario e alla formazione della Carta Topografica d'Italia.

Questa carta fu poi seguita dalla pubblicazione della carta artisticamente finita composta da 271 fogli in scala 1:100000 che comprendevano l'intero territorio italiano.

Le prime esperienze fotogrammetriche furono condotte dal Tenente di Stato Maggiore Michele Manzi il quale iniziò i suoi studi nel 1876, in occasione del rilevamento del Gran Sasso, quando reputò opportuno servirsi di panorami fotografici terrestri ad integrazione del disegno del terreno rilevato con la tavoletta pretoriana.

In seguito le sperimentazioni portarono alla realizzazione di modelli sempre più perfezionati di apparati fotografici per le riprese a terra e di strumenti che permettevano una determinazione spaziale più accurata del territorio.

Pertanto la fotografia divenne un ausilio insostituibile per la celerità delle rilevazioni atte alla formazione della Carta d´Italia, in particolare per il rilevamento di zone impervie d'alta montagna.

Agli inizi degli anni 20, dopo la prima guerra mondiale le larghe riprese offerte dalla fotografia aerea, evidenziate dagli eventi bellici, portarono a procedimenti che rendevano tecnicamente possibile ed economicamente conveniente l'esecuzione di carte topografiche da fotogrammi presi dall´aereo.

La decisa accelerazione del progresso tecnologico degli ultimi trent´anni ha messo a disposizione dei topografi e dei cartografi nuovi e potenti mezzi, quali: tecniche di rilevamento satellitare, metodologie ed applicazioni informatiche, procedure digitali di acquisizione ed elaborazione dei dati territoriali, anche grazie all'impiego del sistema GPS che ha portato alla realizzazione di una nuova rete di inquadramento geometrico tridimensionale nazionale.

Infine è stata creata una cartografia digitale che rappresenta l´ultimo prodotto messo a disposizione della popolazione su supporto informatico sotto forma di CD-ROM. Si tratta di una novità assoluta per l´Italia in quanto questa nuova forma di presentazione dell´informazione territoriale in scala 1:50000, permette di leggere al suo interno dati utili ad una diretta e completa comprensione del contenuto informativo offerto dalla carta.