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1 Guerra Mondiale

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1 GUERRA MONDIALE

Photo by jl.cernadas

La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) costituì il primo grande conflitto internazionale del ventesimo secolo. Il trauma della guerra ebbe un effetto profondo sulle azioni e sul modo di pensare sia dei governanti che delle popolazioni, durante l’Olocausto. Le conseguenze del conflitto e della pace che ne seguì, una pace che creò divisioni profonde, si estesero ai decenni successivi e furono alla base della seconda guerra mondiale e del genocidio commesso durante gli anni del conflitto.

Photo by Jason Dent

CHI NE FECE PARTE?

Durante la Prima Guerra Mondiale, le potenze alleate dell'Intesa —Gran Bretagna, Francia, Serbia e Impero Russo (alle quali si unirono più tardi l'Italia, la Grecia, il Portogallo, la Romania e gli Stati Uniti)—combatterono contro gli Imperi Centrali – Germania e Austria-Ungheria (sostenute poi dall'Impero Ottomano e dalla Bulgaria).

Photo by FeeBeeDee

Gli accordi bilaterali tra Francia, Regno Unito e Russia del 1907 non avevano dato vita ad una coalizione formale, com'era la Triplice Alleanza; infatti, la Gran Bretagna restava slegata da qualsiasi accordo che prevedesse il suo ingresso in un conflitto sul continente. L'assenza di un'alleanza formale che vincolasse anche il Regno Unito può essere annoverata tra le cause della Prima guerra mondiale.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale, nel 1914, l'Italia rimase neutrale in accordo a quanto previsto dalla Triplice Alleanza, che aveva natura difensiva, mentre lo scoppio del conflitto era da attribuirsi all'aggressione austriaca contro la Serbia.

Photo by Yuriy Kovalev

L'Italia decide poi con il Patto di Londra (un accordo segreto tra l'Italia e la Triplice intesa firmato il 26 aprile 1915. Trattato con il quale l'Italia si impegnò a entrare nella prima guerra mondiale, a fianco dell'Intesa, entro un mese. ... L'Italia abbandonò quindi la Triplice Alleanza e il 23 maggio dichiarò guerra all'Austria-Ungheria)di unirsi ai Paesi della Triplice intesa (Francia, Regno Unito e Russia) e di entrare in guerra il 24 maggio 1915.
In seguito alla crisi interna della Russia si crearono i presupposti che conducono nell'ottobre 1917 alla Rivoluzione bolscevica, ed alla conseguente disgregazione dell'impero zarista.

Photo by Luke Chesser

Il nuovo governo firma la pace di Brest-Litovsk e quindi decreta l'uscita dall'Intesa della Russia comunista. Intanto proprio dal 1917 l'appoggio dell'alleato giapponese e americano si fa più marcato a causa delle pressioni di Francia e Gran Bretagna.

Photo by Yuriy Kovalev

La Germania in seguito mise in campo gli U-Boot genericamente chiamati sommergibili, ed è l'abbreviazione di Unterseeboot, letteralmente "battello sottomarino”. Il termine è utilizzato nelle altre lingue per indicare i battelli sottomarini e sommergibili impiegati durante la prima e la seconda guerra mondiale dalla marina militare tedesca

Essi sono stati usati perché la potente flotta britannica costringe le navi da guerra tedesche a una sostanziale inattività. Essi producono molte perdite di naviglio agli alleati. I tedeschi tentano in particolare di bloccare il transito attraverso l'Oceano Atlantico di rifornimenti provenienti dagli Stati Uniti e diretti principalmente - ma non solo - alla Gran Bretagna. Il Giappone che, dal canto suo, è in guerra contro le potenze centrali già dal 23 agosto 1914, dà un contributo rilevante con la sua flotta nel Mediterraneo solo nell'ultimo periodo del conflitto.D'altra parte fu fondamentale il contributo degli Stati Uniti che con aiuti economici e l'invio di truppe diedero un sostegno importante alle nazioni europee.

Photo by Micah Boswell

Gli USA dichiararono quindi guerra alla Germania il 6 aprile 1917 ,contribuendo, soprattutto nel 1918, alle offensive finali contro le Potenze centrali. La Russia invece, impegnata prima con la rivoluzione di febbraio 1917 e poi in quell'ottobre, nel marzo 1918 conclude una pace separata.

Così alla fine del 1918 gli stati che si trovarono a far parte dell'Intesa furono 5:

Photo by Jason Dent

FRANCIA

Photo by eg65

REGNO UNITO

Photo by qthomasbower

ITALIA

Photo by Minchioletta

STATI UNITI

GIAPPONE

Ma oltre alle potenze principali fin qui nominate, alla fine del conflitto furono 23 gli stati impegnati nell'Intesa, che anche se ebbero in buona parte un ruolo marginale, evidenziano la disparità di forze che via via si andò a delineare.
Il 28 luglio 1914 l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia, scoppia ufficialmente la Prima guerra mondiale e, in successione, il gioco delle alleanze porta a dichiarazioni di guerra a catena. La Russia il 30 luglio dà ordine di mobilitare completamente l'esercito, la Germania allora dichiara guerra alla Russia il 1º agosto e alla Francia il 3 agosto, e così via.

Il 28 giugno 1914 ci fu L'attentato di Sarajevo fu il gesto omicida compiuto dal giovane attentatore serbo-bosniaco Gavrilo Princip contro l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia durante una visita ufficiale nella città bosniaca

Il gesto fu assunto dal governo di Vienna come il casus belli che diede formalmente inizio alla prima guerra mondiale.

IN SEGUITO SI UNIRONO ALLA GUERRA

date dell'entrata in guerra dei vari Paesi dell'Intesa:

  • Serbia:28 luglio 1914
  • Impero russo: 1º agosto 1914 (pace separata il 3 marzo 1918)
  • Francia: 3 agosto 1914
  • Belgio: 4 agosto 1914
  • Impero britannico: 4 agosto 1914
  • Montenegro: 8 agosto 1914
  • Giappone: 23 agosto 1914
Photo by Josh Rose

Dopo la prima battaglia della Marna che fu prima battaglia
dove uno scontro decisivo avvenuto nella regione compresa tra i fiumi Marna e Ourcq, a est di Parigi, nelle fasi iniziali della prima guerra mondiale sul fronte occidentale. L'esercito tedesco, impegnato nella grande offensiva generale prevista dal piano Schlieffen e arrivato fino a pochi chilometri dalla capitale francese, venne inaspettatamente contrattaccato dall'esercito francese che nonostante la lunga ritirata aveva mantenuto la coesione e lo spirito offensivo; agli scontri parteciparono anche i soldati del piccolo Corpo di spedizione britannico.

Photo by Jason Dent

Essa si svolse tra il 5 e il 12 settembre 1914 e si concluse con la vittoria anglo-francese.

Photo by W

IN SEGUITO SI AGGIUNSERO ALLA GUERRA

  • Regno d’Italia: 24 maggio 1918
  • Emirato del Naid: 26 dicembre 1915
  • Portogallo: 9 marzo 1916
  • Regno di Romania: 27 agosto 1916

IN SEGUITO ENTRARONO A FARE PARTE:

  • Stati Uniti: 6 aprile 1917
  • Regno di Grecia: 2 luglio 1917
  • Siam: 22 luglio 1917
  • Brasile: 26 ottobre 1917

Altri paesi hanno dichiarato guerra agli Imperi centrali anche se non furono mai coinvolti militarmente:

  • Andorra: 3 agosto 1917
  • Cuba: 8 aprile 1917
  • Panama: 9 aprile 1917
  • Liberia: 4 agosto 1917
  • Cina: 14 agosto 1917
  • Guatemala: 25 aprile 1918
  • Nicaragua: 7 maggio 1918
  • Costa Rica: 25 maggio 1918
  • Honduras: 19 luglio 1918
  • Haiti: 25 luglio 1918


Vi fu anche una Nazione neutrale che diede supporto umanitario agli alleati cioè San Marino

Vi furono anche quattro nazionalità insorgenti, formate da volontari, hanno combattuto gli Imperi centrali durante le ultime fasi del conflitto, quando ormai gli imperi in disfacimento permisero l'insurrezione dei movimenti indipendentisti.

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ESSE SONO:

  • Polonia
  • Legione Cecoslovacca
  • Regno hascemita dell'Hegiaz
  • Prima Repubblica di Armenia
Photo by Jason Dent

Grafico raffigurante la percentuale dei militari morti durante il conflitto➡️

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Il 1918 fu l’anno delle grandi controffensive. Americani, Inglesi e Francesi attaccarono i Tedeschi e li costrinsero ad abbandonare la Francia e il Belgio.
Sul fronte italiano si registrò invece, dopo il blocco dell’avanzata austriaca sul Piave, la sconfitta definitiva a Vittorio Veneto. Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio tra Austria e Italia, firmato il giorno prima a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Era la fine della dinastia asburgica: qualche giorno dopo Carlo I abbandonò il territorio dell’Austria, che si proclamò repubblica. Anche la Turchia era stata costretta a cedere alla fine di ottobre.

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In Germania il kaiser Guglielmo II avrebbe voluto continuare la guerra a oltranza, ma imponenti manifestazioni operaie lo costrinsero alla fuga in Olanda. Fu proclamata allora la repubblica che prese il nome dalla città di Weimar.
Nel frattempo le truppe alleate erano entrate in Grecia e, raggiunto il confine tedesco, la Germania si era vista costretta a invocare la resa (11 novembre 1918).
Intanto si arrendeva anche la Turchia.
La Prima guerra mondiale era finita con la vittoria dell’Intesa. I problemi che ne derivarono furono non solo quelli dei trattati di pace, ma anche quelli, ancora più difficili, di un generale riassetto della società e della ricostruzione morale e civile del mondo.

Photo by Josh Rose

I trattati di pace

Il 18 gennaio 1919 si aprì a Parigi la Conferenza di pace, a cui partecipano di diritto i rappresentanti delle molteplici nazioni vincitrici del conflitto, escludendo ovviamente le potenze sconfitte. Scopo della conferenza era il riassetto politico e istituzionale dei paesi coinvolti nella guerra e soprattutto la costituzione di un regolamento duraturo che favorisse la libertà dei popoli, la pace, e la sicurezza internazionale.

A guidare i lavori fu presidente americano WILSON, che portò con sè il suo manifesto dei 14 punti, e i primi ministri di Francia, Inghilterra e Italia, CLEMENCEAU, LLOYD GEORGE e ORLANDO.
Tra le potenze non vi era un accordo vero e proprio, se non la volontà di sanzionare più o meno pesantemente la Germania, in quanto responsabile del conflitto.
I trattati di pace furono cinque. Con la Germania fu firmato il trattato di Versailles (28 giugno 1919) che mirava non solo a ottenere restituzioni territoriali, ma soprattutto a impedire la ripresa economica della Germania e a umiliare il popolo tedesco. Venne pertanto stabilito che la Germania:

Photo by Jason Dent

1. restituisse alla Francia l’Alsazia e la Lorena, territori francesi sottratti nel 1871;
2. venisse privata di tutte le colonie in Africa e in Asia;
3. dovesse ridurre pesantemente l’esercito e rinunciasse a qualsiasi tipo di armamento pesante;
4. subisse l’occupaazione militare della riva sinistra del Reno e la smilitarizzazione della riva destra;
5. cedesse le miniere di carbone;

Photo by qubodup

6. cedesse alla Polonia la zona intorno alla città di Danzica, in Prussia (si creò così il cosiddetto “corridoi di Danzica” che isolò la Prussia orientale dal resto della nazione tedesca;
7. pagasse altissime riparazioni in denaro e merci ai vincitori;
8. firmasse una dichiarazione di colpevolezza.

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Gli altri trattati ridisegnarono la carta politica dell’Europa, e non solo, creando forti squilibri. Scomparvero tre grandi imperi: il Reich tedesco; l’impero austro-ungarico e l’Impero turco.

Si formarono Austria, Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia; la Polonia fu riaccorpata in uno stato unitario; l’Albania fu sottoposta alla tutela italiana.
L’Italia ottenne il Trentino, l’Alto Adige e la Venezia Giulia. Fiume fu destinata alla Jugoslavia e per questo motivo occupata da D’Annunzio alla testa di un gruppo di volontari (12 settembre 1919); la questione fu poi risolta con il trattato di Rapallo (1920).

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LE PERDITE CAUSATE DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La Prima Guerra Mondiale fu uno dei conflitti più devastanti della storia moderna. Quasi dieci milioni di soldati morirono nei combattimenti, una cifra molto superiore a quella di qualunque altro conflitto avvenuto nei cento anni precedenti. Anche se statistiche accurate sono impossibili, si stima inoltre che almeno 21 milioni di uomini furono feriti in battaglia.

Le perdite enormi su entrambi i fronti del conflitto furono in parte dovute all'introduzione di nuove armi, come le mitragliatrici e il gas, ma anche all'incapacità dei leader dei rispettivi eserciti di adattarsi alla natura sempre più tecnologica della guerra. La politica dello scontro a oltranza, in particolare sul Fronte Occidentale, costò la vita a centinaia di migliaia di soldati. Il primo luglio 1916, il giorno che vide il più alto numero di perdite di vite umane, l'esercito inglese stanziato sulla Somme riportò più di 57.000 feriti. Germania e Russia furono i due paesi con il maggior numero di morti tra i soldati, circa 1.773.700 e 1.700.000, rispettivamente. La Francia perse circa il sedici per cento delle forze che aveva mobilitato per la guerra, il tasso di mortalità più alto in assoluto in relazione al numero di truppe impiegate.

Nessuno si occupò di tenere una contabilità accurata delle vittime civili, durante gli anni della guerra, ma gli studiosi ritengono che almeno 13 milioni di non combattenti persero la vita, direttamente o indirettamente, a causa del conflitto. Il tasso di mortalità, sia tra i soldati che i civili, si impennò ulteriormente alla fine della guerra quando scoppiò l'epidemia d'influenza nota come la "Spagnola", la peggiore della Storia. Milioni di persone, inoltre, furono costrette a lasciare le proprie case o il proprio paese in Europa e in Asia Minore, a causa del conflitto. Le perdite, sia in campo industriale che in quello delle proprietà personali furono catastrofiche, specialmente in Francia e Belgio, dove i combattimenti erano stati particolarmente pesanti.

Photo by Kapungo